borse Storia

Borsa, una storia che inizia dall’uomo

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Oggetto di moda, sempre più prezioso e sempre più costoso. La borsa, soprattutto per quanto riguarda l’universo femminile, è quasi diventata uno status symbol che dice molto di chi la porta- Eppure la sua funzione è semplice quanto fondamentale: contenere oggetti, che possono essere penne personalizzate realizzate direttamente online, ma anche trucchi, fazzoletti, bottigliette d’acqua, bloc notes, cellulari… e chi più ne ha più ne metta, nel vero senso della paola, perché certe borse delle donne sono equiparabili al leggendario Pozzo di San Patrizio…

Non c’è da stupirsi, perché le borse sono nate proprio per questo, per contenere oggetti, ma forse, quel che può stupire è che la borsa, storicamente, nasce come accessorio maschile. Proprio così.

Il suo ruolo originario, infatti, era quello di essere utilizzata per il trasporto del denaro e, comunque, oggetti di valore, e nell’antichità la società prevalentemente maschilista assegnava questo ruolo agli uomini. Per quanto riguarda l’etimologia, invece, la parola borsa deriva dalla parola greca “byrsa” che significa pelle di bue o cuoio per estensione, visto che il cuoio con cui si realizzavano le borse derivava proprio dalla pelle del bue. In Italia, più precisamente in Toscana, troviamo le testimonianze più antiche rispetto alla lavorazione di questo materiale anche utilizzato, come detto, per le borse. Il periodo è il 1100 circa e in questi anni troviamo anche le prime borse realizzate in cuoi come quello conosciute come ‘scarselle’ che si portavano appese al collo, ma compaiono anche le bisacce che erano sacche molto capienti, solitamente utilizzate per i viaggi dai pellegrini e anche dai messi che dovevano consegnare messaggi e comunicazioni importanti. Testimonianze, sempre relative all’Italia, evidenziano anche come la città di Venezia fosse attiva nella lavorazione dei pellami per la realizzazione di borse, soprattutto come contenitori per merci. Come abbiamo avuto modo di dire, in questi anni è la praticità a farla da padrone e l’estetica non era contemplata, ma con il passare degli anni anche le borse cominciano ad adattarsi ai cambiamenti storici e si adeguano alle necessità di chi doveva portarle. Nel ‘500, ad esempio, sulle borse compaiono i primi broccati, i velluti, le frange, i ricami e i fiocchi. Insomma, l’estetica e il gusto iniziano a farsi largo. Per un certo periodo, a cavallo del ‘600, la borsa quasi scompare perché gli oggetti venivano custoditi nelle larghe vesti, ma nell’800 ricompare con forza soprattutto in virtù del fatto che le donne iniziano a viaggiare di più e nascono borse molto pratiche, a più scomparti. Insomma, arrivano le borse da viaggio. Ma l’evoluzione estetica non si ferma e compaiono anche le borse da passeggio, con tanto di catenelle. Siamo nel periodo della cosiddetta Belle Epoque, che indica un periodo storico, ma anche socio culturale e artistico europeo, che si può contenere, circa, fra il 1871 e il 1914. La Seconda Guerra Mondiale, però, farà sparire in fretta questi vezzi facendo tornare di modo le vecchie e pratiche borse di cuoio. Ma dopo la guerra l’evoluzione estetica subisce una decisa accelerazione e tornano borse di forme particolari: pochette squadrate, rettangolari e in vari materiali. Un’altra guerra interromperà questo flusso estetico e creativo che poi si riaffermerà dagli anni ’50 fino ai giorni nostri.

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